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2008 5 luglio - 1 motoraduno UNA GIORNATA MEMORABILE Sabato 5 luglio 2008'. Ovvero, il giorno del 1° tour motociclistico della Confraternita'.. Dopo la presentazione dell'evento, i numerosi contatti con i potenziali interessati, le temute defezioni per i più vari motivi (generalmente più che plausibili e giustificate, salvo una defezione illustre, sulla quale viene posto il segreto di stato ma che costerà parecchio al fedifrago in termini di drink offerti) , finalmente giunge il fatidico giorno ! Il tempo è dalla nostra: dopo una interminabile sequenza di giornate fredde e piovose, sabato 5 luglio si presenta con una splendida veste di sole e di temperature estive; e questo è un primo segnale positivo che fa ben sperare'. Alle ore 9.30 + quarto d'ora accademico, nel luogo stabilito (alle '4 strade' di Montrigone), anche grazie ad alcuni recuperi in extremis, si presentano ben 8 rombanti motociclette di svariata forma e cilindrata e 9 confratelli e/o amici. Saluti, rapido briefing, e poi la comitiva si mette in moto (nel vero senso della parola..) : Valduggia, Cremosina, Gozzano, sponda est del Lago d'Orta, Omegna, Gravellona Toce e quindi Mergozzo. A Mergozzo, in una magnifica giornata di sole, si decide la prima sosta: foto di rito con vista lago, e quindi visita ad un bar per l'aperitivo e un breve spuntino rigeneratore. Soddisfatto in tal modo lo spirito, si rimonta in sella e si riparte, lungo la superstrada della Val d'Ossola, sino a Piedimulera; quindi si inizia la salita lungo la tortuosa strada della Valle Anzasca, che consente ai nostri di provare il vero godimento del motociclista, cioè il misto veloce in salita, tra pieghe, riprese, rilasci, nuove pieghe e via così' In breve si raggiunge Macugnaga e quindi Pecetto, dove, lasciate le moto, prendiamo la seggiovia, che in 10 minuti ci porta all'Alpe Burki; qui finalmente ci intavoliamo all'ombra e pranziamo alla montanara, con l'immancabile polenta, moderando ovviamente le bevute per evidenti esigenze di equilibrio motociclistico. Il ritorno a valle è fatto a piedi, scendendo per circa 20 minuti tra i prati; recuperate le moto, ritorniamo rapidamente a Macugnaga, ove si impone una sosta per dare un'occhiata al mercatino dell'artigianato, ospitato nella piazza centrale, e per una breve sosta al bar (bevuta assolutamente analcolica, dovuta alla polenta e al caldo). Quindi si riparte, sulla via del ritorno, e si viaggia in gruppo più o meno compatto sino a Gravellona Toce, dove ci rendiamo conto che la comitiva si è spezzata in due, e che mentre il primo gruppo si è fermato per aspettare il secondo, quest'ultimo ha preso un'altra strada ed è passato oltre. Si impone quindi un nuovo punto di incontro, che viene fissato (guarda caso) in un bar di Omegna, per un'altra bevuta (sempre analcolica). Di qui, si riparte lungo la strada della sponda occidentale del Lago d'Orta, con l'intenzione di passare dalla Colma di Civiasco e scendere a Varallo; mai scelta fu più opportuna e felice; infatti, imboccata la strada della Colma, dopo qualche centinaio di metri di tentennamenti e di andatura tranquilla, lo spirito sportivo prende il sopravvento e, all'inseguimento di una consorella che 'tira' come un maschiaccio nonostante la sua ottima moto sia (sulla carta) più adatta al fuoristrada, ci lanciamo in una salita verso Civiasco che, sebbene non esagerata, si rivela decisamente sportiva e molto, molto elettrizzante. A Civiasco il gruppo si ricompatta, e scende in formazione sino al bivio per Varallo; a questo punto, l'inevitabile sosta per l'ultima foto di gruppo e per l'arrivederci a settembre; sì, perché si è deciso all'unanimità di ripetere quanto prima l'esperienza, che si è rivelata estremamente bella e divertente, sperando di poter raggruppare un maggior numero di centauri per condividere una nuova giornata memorabile. Una nota finale: percorso insieme agli altri borgosesiani un primo tratto di strada da Varallo verso casa, ad un certo punto ci siamo separati prendendo due strade diverse'.. mi chiedo per quale motivo, pur avendo tutti la stessa meta finale, ad un certo punto ci siamo incrociati con opposte direzioni 'uno dei due gruppi aveva certamente perso l'orientamento '.. mi chiedo quale dei due ! Guglielmo Bassotto |
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